Con la canzone di Antonello Venditti “Notte prima degli esami” del 1984, molte generazioni si sono avvicinate all’esame di maturità e mentre aumenta il toto scommesse sulle tracce della prima prova aumentano le ansie per le prove successive.
Ricordando che una forte ansia può inibire le prestazioni intellettuali, ostacolando la concentrazione e la memoria, l’ansia da esame ha rovinato e continua a rovinare molte carriere scolastiche di studenti dotati intellettualmente ma fragili emotivamente. Le cause principali dell’ansia d’esame sono identificabili nell’ansia da prestazione: un sentimento d’apprensione che insorge in tutte le situazioni in cui ci sentiamo valutati ed esposti al giudizio altrui.
Infatti, coloro che soffrono d’ansia da esame fanno dipendere la loro autostima da un riconoscimento esteriore (un bel voto), al punto che ossessionato dal risultato, lo studente ansioso, immagina che una cattiva performance possa fargli perdere la stima e l’approvazione dei genitori e degli amici.
Naturalmente la prima cosa da fare per superare l’ansia da esame è lo studio organizzato ed efficace. Avere piena fiducia nel metodo di studio e nel livello di preparazione per far si che gli esami diventino delle pure formalità.
Ricordati, inoltre, di spezzare il circolo vizioso delle paure legate all’esame, concentrandoti sulla respirazione. Così che ogni qualvolta ti ritroverai ad avere pensieri negativi, sposta la tua attenzione sull’aria che entra ed esce. Inspira ed espira lentamente. Se ti accorgi che la tua mente sta tornando a divagare, riporta la tua attenzione sull’aria che sta sfiorando le tue narici. Non è altro che un esercizio di meditazione mindfulness, ma è ottimo per fare tabula rasa dei cattivi pensieri. Poi rielabora i pensieri negativi sostituendo i vari “devo“, “non ce la faccio“, “è troppo difficile“, con queste “ce la posso fare”.
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