Parlando di Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) oggi diventa importante distinguere due concetti fondamentali: quello della prevenzione da quello della “Promozione della salute”. Il primo si riferisce a quelle forme d’interventi basati prevalentemente sull’informazione che coinvolgono di solito gli adolescenti e le loro famiglie. Si tratta di solito di conferenze, articoli di giornale, locandine, spot informativi, che hanno la finalità di informare emotivare le persone nei confronti di certi comportamenti a rischio al fine di impedirne insorgenza (si definisce questo tipo di prevenzione, primaria). Tuttavia le evidenze scientifiche su questo tipo di interventi ne hanno evidenziato dei grossi limiti, primo fra tutti è l’effetto “Boomerang”. Ossia quello di realizzare un aumento delle condotte a rischio, prevalentemente da parte degli adolescenti, i quali tendono ad essere attratti verso comportamenti trasgressivi e le informazioni sui rischi connessi a certe condotte non fanno altro che incrementare la loro curiosità.
Parlare invece di promozione della salute significa agire sui potenziali positivi delle persone, degli adolescenti in particolare, e mira a favorire le condizioni per la promozione personale fisica, psichica e sociale. Si enfatizzano le abilità di vita (life skils) che sono alla base di una crescita sana e consapevole, dove nel caso del gioco d’azzardo il comportamento è vissuto come un’attività esclusivamente ludica, senza alcuna distorsione cognitiva. In una politica di promozione della salute il gioco d’azzardo diventa un’attività integrata nel tessuto sociale e la sua funzione è dimensionata a pura attività d’intrattenimento. Un modello di educazione al gioco responsabile di questo tipo vede coinvolti tutti gli attori sociali interessati al settore: le autorità, le agenzie educative, gli operatori sanitari, gli esercenti ed i giocatori.
Per ulteriori informazioni
Roberto Ercolani
roberto.ercolani@psicologoweb.net
349.3520327 – 0549.887412